Universo Depero. Le opere del Mart al Mar di Aosta

Mostra - da venerdì 13 dic 2013 | a domenica 11 mag 2014

  • Fortunato Depero, "Bozzetto per manifesto pubblicitario Uomo-matita", 1926-29 - Rovereto, Mart

    Fortunato Depero, "Bozzetto per manifesto pubblicitario Uomo-matita", 1926-29 - Rovereto, Mart

  • Fortunato Depero, "Fulmine compositore", 1926. Olio su tavola, 117x115cm

    Fortunato Depero, "Fulmine compositore", 1926. Olio su tavola, 117x115cm

  • Fortunato Depero, "Coleottero Veneziano", 1938 olio su tela, 56x9,5 cm

    Fortunato Depero, "Coleottero Veneziano", 1938 olio su tela, 56x9,5 cm

Quando
da venerdì 13 dic 2013 | a domenica 11 mag 2014
Prezzo
Credits
Informazioni: Aosta, Assessorato Istruzione e Cultura - Attività espositive: tel. 0165.274401, u-mostre@regione.vda.it www.regione.vda.it 
Dove
Fuori sede
Tipologia
Mostra

La mostra fa parte di un progetto teso alla valorizzazione dell’artista, come confermano i tanti eventi internazionali che lo coinvolgono tra cui "Depero y  la reconstruccion futurista del universo" proposta sino al 12 gennaio 2014 a La Pedrera di Barcellona, la grande rassegna sul futurismo in programma al Guggenheim di New York dal 21 febbraio al 1° settembre 2014 a cui farà seguito, in giugno, la personale "Depero futurista" alla Fundacion Juan March di Madrid. 

I prestiti del Mart sono arricchiti da testimonianze significative provenienti da altre realtà museali fondazioni, gallerie e musei aziendali come la Campari con cui si è sviluppato un lungo sodalizio durato dal 1925 al 1939. Non manca, poi, un nucleo di testimonianze che fanno parte della collezione personale dell’artista Ugo Nespolo che ha sempre considerato Depero un suo fondamentale punto di riferimento.
 
La mostra in programma ad Aosta affronta l’Universo Depero nelle sue differenti declinazioni: sono esposte oltre 100 opere tra dipinti, arazzi, tarsie, panciotti futuristi, mobili, sculture, bozzetti, progetti, libri, disegni e schizzi in un’esposizione che ripercorre l’iter creativo dell’artista dai suoi esordi in ambito simbolista alla sua adesione al futurismo giungendo sino alle realizzazioni degli anni Quaranta  quando appare evidente il recupero della tradizione e dell’arte popolare. 
In una rassegna così concepita, non mancano le riflessioni sul teatro e la danza (appaiono di particolare significato i progetti per "I Balli Plastici" provenienti dal Mart), sulle tappe che hanno condotto nel 1919 alla nascita di Casa Depero, sull’esperienza americana (qui nascono i progetti per Vanity Fair e Vogue), così come sullo stretto legame con il mondo pubblicitario che per Depero ha lo stesso valore della ricerca artistica indipendente, tanto che nel 1926 espone alla Biennale di Venezia una sua pubblicità per Campari, Squisito al selz. 

L’esposizione è accompagnata da un catalogo monografico in italiano e francese pubblicato da Silvana Editoriale con i saggi dei due curatori, i testi selezionati di Depero, oltre agli interventi di Ugo Nespolo e Alessandro Mendini.

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