Maestri del '900 da Boccioni a Fontana
La collezione di un raffinato cultore dell’arte moderna

Mostra - da sabato 13 ott 2007 | a domenica 20 gen 2008

  • Federico Zandomeneghi, "Donna con occhi azzurri", s.d.

    Federico Zandomeneghi, "Donna con occhi azzurri", s.d.

  • Giorgio de Chirico, "Mobili nella valle", 1927

    Giorgio de Chirico, "Mobili nella valle", 1927

  • Umberto Boccioni, "Nudo di spalle (Effetto di sole)", 1909

    Umberto Boccioni, "Nudo di spalle (Effetto di sole)", 1909

  • Giorgio Morandi, "Natura morta", 1929

    Giorgio Morandi, "Natura morta", 1929

  • Gino Severini, "Ritratto di madame M.S.", 1913-1915

    Gino Severini, "Ritratto di madame M.S.", 1913-1915

  • Lucio Fontana, "Concetto spaziale", 1960

    Lucio Fontana, "Concetto spaziale", 1960

Quando
da sabato 13 ott 2007 | a domenica 20 gen 2008
Prezzo
Credits
A cura di Gabriella Belli
Dove
Mart Rovereto
Tipologia
Mostra

Cinquanta capolavori dell’arte moderna italiana, da Boccioni a Balla, Carrà, Savinio, Sironi, Fontana e due sale intere dedicate rispettivamente a de Chirico e Morandi, questo è il “tesoro” della splendida raccolta d’arte di Luigi Ferro.

Il percorso espositivo mostra come il collezionista abbia maturato negli anni un gusto molto selettivo, arrivando a dare alla sua raccolta un indirizzo artistico coerente, al cui centro sta sicuramente la passione per la più innovativa pittura figurativa italiana del primo ‘900, ma anche l’approdo, negli anni estremi, al concettuale di Fontana, una scelta sicuramente foriera di una svolta consapevole verso la più recente contemporaneità.
L’esplodere delle “emozioni”, che la famiglia Ferro ricorda come la scintilla che lo faceva avvicinare ad ogni nuova opera, rispondeva alla sua esigenza di ritirarsi nell’intimità di un mondo fatto di bellezza e armonia, ma anche di quesiti complessi e di fughe nella più spericolata creatività: la costruzione passo dopo passo della sua raccolta non fa che riflettere questa sua esigenza.

Tutto ciò è del resto dimostrato dalla presenza di alcuni capolavori del futurismo, ma anche dalla scelta dei pittori di Novecento, che include tra gli altri autori ben al di sopra della retorica del ventennio, come Morandi, Guidi, de Chirico, de Pisis, Savinio.
Luigi Ferro era dotato di una straordinaria capacità nella quale si esprimeva anche al meglio il carattere dell’uomo d’impresa conquistato dall’arte: quella di riconoscere immediatamente la qualità e rarità di un’opera.

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