Montagna oltre la natura
Il paesaggio interpretato

Mostra - da sabato 10 ott 2015 | a domenica 10 gen 2016

  • Gabriele Basilico, "Veduta del lago di S. Giustina", 2003, Mart, Provincia autonoma di Trento

    Gabriele Basilico, "Veduta del lago di S. Giustina", 2003, Mart, Provincia autonoma di Trento

  • Alberto Bregani, "Cresta Lares - Attilio Calvi", 2013, Mart, Provincia autonoma di Trento

    Alberto Bregani, "Cresta Lares - Attilio Calvi", 2013, Mart, Provincia autonoma di Trento

  • Camilla de Maffei, "The invisible mountain. Sarajevo", 2013 - 2014

    Camilla de Maffei, "The invisible mountain. Sarajevo", 2013 - 2014

  • Marco Maria Zanin, "Cattedrali rurali", 2012, Mart, Collezione "i Cotroneo"

    Marco Maria Zanin, "Cattedrali rurali", 2012, Mart, Collezione "i Cotroneo"

Quando
da sabato 10 ott 2015 | a domenica 10 gen 2016
Prezzo
Dove
Fuori sede
Tipologia
Mostra

La mostra esplora il mondo della montagna, intesa non solo come spazio fisico ma anche come luogo della mente e dello spirito, che tempra il corpo e forma il carattere. Per Johann Wolfgang Goethe i monti sono “maestri muti che fanno discepoli silenziosi”, mentre John Ruskin li definisce “principio e fine di ogni scenario naturale”.

Ma la montagna è anche luogo dell’azione dell’uomo e teatro di trasformazioni continue, sia di natura geologica che antropica. L’uomo trasforma la montagna abitandola, utilizzandola, piegandola ai suoi scopi: ne coltiva le pendici, costruisce strade, ne sfrutta le pendenze per lo sport e per il divertimento, estrae minerali e materie prime dalle sue profondità. Talvolta, purtroppo, le trasforma in scenario di guerra, come avvenuto cento anni fa in occasione delle drammatiche e logoranti battaglie di trincea ad alta quota. Altre volte la rispetta, la osserva silenzioso e la tutela.

"Montagna oltre la natura" è una mostra fotografica che ha l’obiettivo di indagare il rapporto fra l’uomo e la montagna, mettendo questa al centro ma senza limitarsi alla registrazione del dato naturalistico. In base alla propria sensibilità, i sette artisti selezionati illuminano così diversi aspetti di questo millenario rapporto: Gabriele Basilico, in un celebre ciclo dedicato al Trentino, cerca le tracce dei segni lasciati sul nostro territorio dall’azione economica, industriale e sociale dell’uomo; Antonio Biasiucci, con il ciclo "Magma", si concentra sugli aspetti geologici della montagna; Alberto Bregani registra le asprezze delle rocce dolomitiche; Gea Casolaro sfrutta la montagna come libro della memoria, sovrapponendo fotografie d’epoca a scatti contemporanei, alla ricerca di variazioni e continuità; Camilla de Maffei indaga un luogo di montagna violentato dalla guerra, i boschi attorno a Sarajevo; Walter Niedermayr racconta l’epopea del turismo invernale in montagna; Marco Maria Zanin evoca con i suoi scatti una visione poetica della natura.

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