Questo scatto di Gabriele Basilico si inserisce in un progetto di ricognizione fotografica svolto nelle principali valli del Trentino. L’indagine descrive la complessità dei segni che si sovrappongono sul territorio, con un interesse particolare per i punti di contatto tra paesaggio urbano e quadro naturale circostante. In questa foto l’occhio di Basilico si sofferma sulla periferia commerciale di Trento, inquadrando sotto il palcoscenico naturale delle montagne trentine il complesso di edilizia commerciale-abitativa “Magnete” e l’arteria stradale di Via Brennero con i suoi pannelli pubblicitari e parcheggi semivuoti. Tutti gli elementi che trovano posto nell’immagine vengono fissati con sguardo nitido e oggettivo senza alcuna enfasi. Le fotografie di questa serie hanno così offerto uno sguardo rinnovato sul territorio, non con l’obiettivo di cogliere la bellezza del paesaggio ma di descrivere e comprendere il rapporto tra forme naturali e costruite.
Architetto di formazione, Gabriele Basilico è impegnato da oltre vent’anni in progetti di ricerca personali e in incarichi pubblici e istituzionali. Il suo primo progetto è Milano, ritratti di fabbriche, un lavoro condotto nella periferia ex-industriale di Milano, tra il 1978 e il 1980. Viene successivamente invitato a partecipare alla Mission Photographique della D.A.T.A.R., la più vasta e articolata campagna fotografica realizzata in Europa nel XX secolo, organizzata dal governo francese dal 1983 al 1988. Nello stesso periodo realizza Porti di mare (1982-88) e nel 1991 la campagna fotografica su Beirut. Negli anni Novanta riprende la ricerca sul territorio italiano, e in particolare sulle trasformazioni del paesaggio urbano. Nel 1996 la giuria internazionale della VI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia gli attribuisce il premio Osella d’Oro per la fotografia di architettura contemporanea. Il tema dell'identità della città tra preesistenza storica e sviluppo contemporaneo è ben rappresentato dal lavoro sulla città di Berlino del 2000.